Felipe González ricorda l'adesione all'UE come un "compito nazionale" nel suo 40° anniversario.

Uría Menéndez commemora il 40° anniversario della firma del trattato di adesione di Spagna e Portogallo all'Unione europea.

Felipe González, Presidente del Governo spagnolo al momento della firma del Trattato di adesione alle Comunità europee, ha ricordato i negoziati come un "compito nazionale" che ha coinvolto tutti gli attori politici, economici e sociali. Nel suo discorso, ha sottolineato la necessità che "l'Europa si assuma la responsabilità del proprio destino in un mondo multipolare e instabile".

Queste riflessioni hanno avuto luogo durante un evento istituzionale organizzato da Uría Menéndez presso la sua sede centrale a Madrid per commemorare il 40° anniversario della firma del Trattato. In una conversazione con Rocío Martínez-Sampere, direttrice della Fondazione Felipe González, si è discusso dell'importanza storica dell'integrazione per Spagna e Portogallo, nonché della necessità di recuperare una narrazione europea stimolante e in grado di entrare in contatto con le giovani generazioni.

L'evento, che ha riunito personalità di spicco del mondo politico, giuridico e accademico, è stato aperto da Jesús Remón, socio amministratore di Uría Menéndez. Remón ha sottolineato che "l'adesione è stata un punto fondamentale del consenso che ha reso possibile la Transizione e la Costituzione del 1978", un "obiettivo nazionale" che può essere inteso come il culmine della transizione alla democrazia.

L'evento è proseguito con una tavola rotonda sull'impatto del diritto dell'UE sugli ordinamenti giuridici nazionali. La tavola rotonda, moderata dal partner Miguel Martínez Gimeno, ha visto la partecipazione di tre figure di spicco della magistratura europea: Rosario Silva de Lapuerta, giudice ed ex Vicepresidente della Corte di Giustizia dell'Unione Europea; Pedro Cruz Villalón, ex Presidente della Corte Costituzionale ed ex Avvocato Generale della CGUE; e Miguel Sampol Pucurull, giudice del Tribunale dell'Unione Europea.

La cerimonia di chiusura è stata presieduta da Salvador Sánchez-Terán, managing partner di Uría Menéndez, che ha reso omaggio al fondatore dello studio, Rodrigo Uría Meruéndano. Ha dichiarato di "essere particolarmente orgoglioso di questo evento", non solo per la sua ferma vocazione europeista, ma anche per il suo ruolo di giurista impegnato ad aprire la Spagna al mondo e a rafforzare lo Stato di diritto.